Arboretum vivai

Il verde in pillole



Tanti anni di esperienza ci insegnano che errare é umano... E per questo ti suggeriamo di chiedere consiglio a persone capaci e competenti.
Di seguito vi proponiamo una serie di richieste pervenuteci nei tanti anni che caratterizzano la nostra esperienza lavorativa.
Prendili come spunti utili e, se hai bisogno, rivolgiti ai nostri contatti per fugare ogni tuo dubbio!


  1. Alberto, provincia di Padova

    Quando si deve irrigare il prato?

    Il momento idoneo per irrigare il prato è al mattino presto, con cicli di durata medio lunghi.
    Se irrigassimo di sera creeremmo un piccolo microclima idoneo al proliferarsi delle muffe e delle malattie funginee che troverebbero, nell'area umida, una situazione ideale per insediarsi e riprodursi.

  2. Davide, provincia di Padova

    Come si mette a dimora una pianta?

    Lo dicevano anche i nostri nonni "Le radici devono sentire le campane".
    Le piante vanno messe a dimora creando una buca non troppo profonda ma le radici più superficiali devono risultare coperte da non più di 2-3 cm di terra per permettere la sopravvivenza della pianta stessa.

  3. Silvia, provincia di Treviso

    Quanto costa la potatura di un albero?

    È opinione comune, ma errata, che la potatura corretta eseguita da un professionista costi di più di un intervento eseguito da qualcuno di improvvisato che opera senza cognizione di causa.
    Il costo economico della potatura errata non si limita all'intervento in sé: un intervento sbagliato può causare danni irreversibili esponendo la pianta a gravi patologie foto sanitarie e volte irreversibili.
    La potatura errata implica pertanto una serie di costi di manutenzione decisamente più alti rispetto ai costi di una corretta potatura eseguita da professionisti competenti.

  4. Giole, provincia di Treviso

    Perché fare manutenzione al giardino?

    Perché fa bene, a chi la fa e alle piante che vivono una seconda giovinezza.
    Numerosi studi dimostrano come lo stare all'aria aperta, a contatto con gli elementi naturali, crei un benessere unico nel suo genere per il corpo umano.
    Approfittiamone per prenderci cura del nostro angolo di verde così uniamo l'utile al dilettevole!

  5. Emanuela, provincia di Venezia

    Funziona la lotta biologica?

    Si, e per farla funzionare al meglio serve costanza!
    Il pari ciò della lotta biologica si basa su un innalzamento delle difese immunitarie della pianta e/o del tappeto erboso e sull'inserimento di insetti utili che scacciano gli insetti dannosi.
    Quindi serve pazienza: dobbiamo intervenire prima del manifestarsi della malattia per permettere alle piante essere forti e capaci di difendersi durante l'eventuale attacco parassitario.

  6. Greta, provincia di Padova

    Quand'è il periodo ideale per seminare il prato?

    Il miglior periodo per la semina di un tappeto erboso è l'inizio di autunno, dopo aver lavorato e preparato con cura il terreno.
    Il lavoro ideale comincia con l'estate quando si eliminano le malerbe e si lavora grossolanamente il terreno. Poi serve il tempo per creare l'impianto di irrigazione e per lasciare sedimentare gli scavi fatti affinchè emergano eventuali cedimenti in modo da poterli ripristinare. L'ultimo passaggio prevede una lavorazione di finitura del terreno stesso e la relativa semina.
    Con le piogge autunnali il seme ha il tempo di germogliare e crescere prima dell'arrivo dell'inverno che lo metterà a riposo fino all'arrivo della successiva primavera, periodo in cui il seme, se ben concimato, avrà modo di sfoggiare tutta la propria bellezza.

  7. Antonio, provincia di Treviso

    Quando posso potare le rose?

    Il periodo in cui ci si deve dedicare alla potatura delle rose è quello a cavallo tra fine gennaio ed i primi di febbraio, prima che si ingrossino le gemme!
    Ed in questo periodo fai loro anche un altro piccolo regalo: predisponi una concimazione organica che darà loro energia durante la fioritura.

  8. Giuseppe, provincia di Padova

    Cosa posso fare contro il "bruco americano"?

    I primi avvistamenti del poco amato “bruco americano” si hanno a partire dalle prime ondate di caldo indicativamente verso il mese di giugno: si notano delle ragnatele molto fitte tra le foglie ed i rami, grosse masse setose e biancastre, nidi all’interno dei quali le larve divorano i tessuti vegetali, provocando vistose defogliazioni sulle piante ospiti.
    È in questo periodo che puoi cominciare ad utilizzare dei trattamenti fitosanitari contenenti Bacillus thuringiensis, un antagonista naturale del “bruco americano” che andrà così in contrasto con esso evitando la proliferazione dei piccoli. Il trattamento va fatto non appena si notano le piccole uova e va perseguito finchè non si elimina completamente il tutto.